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  • 15 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

Trump USFL - NFL

USFL-NFL


L'intersezione tra politici e uomini d'affari associati al mondo dello sport è sempre stata un'arena accattivante e poche figure hanno incarnato questa dinamica in modo così distinto come Donald J. Trump. Gli anni '80 hanno visto Trump entrare nel mondo del football americano, con l'acquisizione dei New Jersey Generals nel 1983 per 10 milioni di dollari. Questo periodo di tempo ha segnato l'inizio della USFL e la lega sembrava molto promettente in quanto era complementare alla sua competizione NFL con stagioni opposte.


Trump era alle calcagna quando si trattava di assicurarsi talenti, mentre i New Jersey Generals e altre squadre reclutavano talenti stellari dalla NFL per tutta la metà degli anni '80. Nel 1983 Trump firmò con quello che probabilmente era il talento più in voga dell'epoca, Hershel Walker, un contratto esclusivo da 5 milioni di dollari e 3 anni, assicurandosi uno dei migliori quarterback della lega dell'epoca. Brian Sipe fu un altro grande nome della NFL che Trump riuscì a far firmare per la stagione USFL del 1984. Trump ebbe anche delle discussioni produttive con la leggenda dei New York Giants Lawrence Taylor che avrebbero potenzialmente visto Taylor passare alla USFL entro la fine degli anni '80.

 


Tuttavia, la visione di Trump non si sarebbe limitata ai Generals, poiché il suo approccio severo era diretto a portare la USFL a sfidare la NFL nel tentativo di dare al football americano una seria competizione. Trump riuscì a convincere la lega USFL nel 1984 a passare da un programma primaverile a quello autunnale, portando la competizione direttamente alla NFL. Questa decisione portò le due leghe a scontrarsi, una mossa senza precedenti che scosse il mondo dello sport e che cercò di trasformare il football professionistico negli Stati Uniti. Tuttavia, non fu un'impresa fruttuosa, con la NFL che sabotò la USFL con un monopolio di reti televisive che di fatto evitarono il futuro della lega emergente.

 

Trump ha guidato la lotta rappresentando la USFL in una causa antitrust diretta alla NFL. Il caso antitrust è stato condotto ai sensi dello Sherman Act, in cui Trump ha citato in giudizio la NFL per cospirazione per mettere fuori gioco la USFL e per monopolizzare le reti televisive in relazione alla copertura sportiva che coinvolge il football americano. La USFL ha intentato una causa per danni pari a 567 milioni di dollari, che in pratica erano oltre 1,7 miliardi di dollari a causa della struttura del caso.

 

Il verdetto finale del luglio 1986 vide la causa guidata da Trump vittoriosa a suo favore, con la giuria che ritenne che la NFL avesse utilizzato tattiche predatorie per monopolizzare il football professionistico. I risultati tuttavia furono meno che vittoriosi, con la deliberazione che stabilì solo danni nominali di 1 dollaro. I danni totali assegnati ammontarono a una somma di $ 3,76 dopo che tutti i fattori e gli aggiustamenti erano stati risolti. Nonostante una vittoria nel recupero delle spese legali del procedimento, ciò pose fine al futuro della USFL con la lega che si chiuse di fatto nell'agosto 1986.


Fonte: USFL

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