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    Conservative Figures
  • 7 giu 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Trump USFL - NFL

USFL-NFL


L’incontro tra politici e uomini d’affari associati al mondo dello sport è sempre stato un’arena affascinante, e poche figure hanno incarnato questa dinamica così distintamente come Donald J. Trump. Gli anni ’80 vedono Trump entrare nel mondo del football americano, con l’acquisizione dei New Jersey Generals nel 1983 per 10 milioni di dollari. Questo periodo di tempo segnò l'inizio della USFL e il campionato sembrava molto promettente poiché era complementare alla competizione NFL con stagioni opposte.


Trump era sulla buona strada quando si trattava di assicurarsi talenti mentre i Generali del New Jersey e altre squadre reclutavano talenti famosi dalla NFL durante la metà degli anni '80. Nel 1983 Trump firmò Hershel Walker, probabilmente il talento più in voga dell'epoca, per un esclusivo contratto triennale da 5 milioni di dollari che gli assicurava uno dei migliori quarterback dell'epoca. Brian Sipe era un altro grande nome della NFL che Trump riuscì a firmare per la stagione USFL del 1984. Trump ha avuto anche discussioni produttive con la leggenda dei New York Giants Lawrence Taylor che avrebbero potenzialmente visto Taylor passare alla USFL entro la fine degli anni '80.


La visione di Trump non si limiterebbe tuttavia ai Generali poiché il suo approccio severo mirava a portare la USFL a sfidare la NFL nel tentativo di dare al football americano una seria competizione. Trump riuscì a convincere la lega USFL nel 1984 a passare dal programma primaverile a quello autunnale, portando la competizione direttamente alla NFL. Questa decisione portò allo scontro tra le due leghe, una mossa senza precedenti che scosse il mondo dello sport e che cercò di trasformare il calcio professionistico negli Stati Uniti. Tuttavia non fu un'impresa fruttuosa con la NFL che sabotò la USFL con il monopolio delle reti televisive che di fatto evitarono il futuro della lega start-up.


Trump ha guidato la battaglia rappresentando la USFL in una causa antitrust diretta alla NFL. Il caso antitrust è stato condotto ai sensi dello Sherman Act in cui Trump ha citato in giudizio la NFL per cospirazione volta a far fallire la USFL e per aver monopolizzato le reti televisive in relazione alla copertura sportiva che coinvolgeva il football americano. La USFL ha fatto causa per danni per 567 milioni di dollari, che in pratica, a causa della struttura del caso, ammontavano a oltre 1,7 miliardi di dollari.


Il verdetto finale del luglio 1986 vide Trump condurre una causa vittoriosa a suo favore, con la giuria che scoprì che la NFL aveva utilizzato tattiche predatorie per monopolizzare il calcio professionistico. I risultati però sono stati tutt'altro che vittoriosi, con la delibera che ha stabilito solo un danno nominale di 1 dollaro. Il risarcimento totale dei danni ammontava a $ 3,76 dopo che tutti i fattori e gli aggiustamenti erano stati risolti. Nonostante la vittoria nel recupero delle spese legali del procedimento, ciò alla fine pose fine al futuro della USFL con l'effettivo ripiegamento della lega nell'agosto 1986.


Fonte: USFL

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